
Scopri come funziona il comodato d’uso gratuito di un veicolo aziendale: procedura, risoluzione, registrazione e tutto quello che occorre sapere.
Il comodato d’uso gratuito di un veicolo aziendale è un benefit diffuso: sono molte le realtà industriali che lo concedono ai propri dipendenti.
Ora entriamo nello specifico: scopriamo insieme come funziona, quali norme lo disciplinano, il contratto standard e tutto ciò che devi sapere se hai ricevuto o se desideri concedere il comodato d’uso gratuito di un veicolo aziendale.
Che cos’è e come funziona il comodato d’uso gratuito di un veicolo aziendale
Quando si parla di comodato d’uso gratuito si intende la concessione di un bene a una persona (o a un’azienda) diversa da quella che detiene la proprietà del bene stesso. Oggetto del comodato può essere un immobile o un veicolo: un’automobile, un motociclo, un autocarro o anche un rimorchio.
Non è obbligatorio stipulare un contratto scritto: è infatti sufficiente un accordo verbale con il comodatario. Un accordo scritto, anche in forma molto semplice, è utile per evitare malintesi.
Il comodato d’uso di un veicolo aziendale deve essere registrato presso la Motorizzazione Civile, attraverso una procedura chiamata Intestazione Temporanea, se dura per un periodo superiore a 30 giorni e se il bene viene concesso a un familiare non convivente.
Se il comodatario, per fare un esempio, è tuo figlio e tuo figlio ha la tua stessa residenza, non sarai tenuto a procedere con l’Intestazione Temporanea presso la Motorizzazione Civile.
Le norme che regolano il comodato sono principalmente due:
- Articolo 1803 del Codice Civile
- Legge 120/2010 (modifica dell’articolo 94 co. 4 bis del Codice della Strada)
Chi è tenuto a effettuare la registrazione?
La legge dispone che sia l’utilizzatore (comodatario) a effettuare la registrazione del comodato, e non il proprietario.
Come funziona la registrazione?
Hai ottenuto un veicolo in comodato d’uso gratuito da un’azienda, o da un familiare non convivente. Ora devi procedere con la registrazione. Come fare?
Dovrai registrarti come Intestatario Temporaneo presso la Motorizzazione Civile entro 30 giorni dalla stipula dell’accordo. È il comodatario a dover effettuare questa comunicazione, e non il proprietario del veicolo. Anche il proprietario, in ogni caso, ha tutto l’interesse a far sì che venga registrato. Un accordo tra le parti per assicurarsi che i passaggi siano rispettati è assolutamente suggerito.
Quando la Motorizzazione riceve la richiesta di Intestazione Temporanea, provvede a inviare al nuovo intestatario un nuovo tagliando. Tale documento riporta:
- I dati del Comodatario
- La sede dell’Azienda
- La scadenza del comodato
- La dicitura prevista dalla legge: “Intestazione Temporanea per Comodato d’uso”.
Copertura assicurativa
Il comodato d’uso gratuito di un veicolo aziendale non prevede soluzioni assicurative diverse da quelle tradizionali. La polizza resta legata alla storia assicurativa del proprietario. Nel caso di veicolo aziendali, di norma il comodatario non deve stipulare polizze a proprio nome.
Nel caso di un comodato d’uso tra familiari non conviventi, con un accordo che preveda il pagamento della polizza assicurativa del veicolo, il comodatario dovrà regolarizzare la posizione dell’assicurazione ed eventualmente richiedere una polizza a proprio nome come intestatario temporaneo. Tuttavia la classe di merito resta legata al proprietario del veicolo.
Che cosa fare quando il comodato d’uso gratuito di un veicolo aziendale scade
Nel momento in cui la concessione del veicolo attraverso il comodato scade, l’auto ritorna al proprietario. Il comodante quindi può richiedere alla Motorizzazione Civile la cancellazione della registrazione e l’annullamento del tagliando emesso a favore del Comodatario.
Se l’auto viene concessa a un nuovo Comodatario, il proprietario dovrà seguire tutto l’iter dal principio.
Esiste un Archivio Nazionale dei veicoli, presso la Motorizzazione Civile, all’interno del quale sono registrati Comodanti e Comodatari (come scritto sopra, solo se il comodato supera i 30 giorni e coinvolge familiari non conviventi). In caso di controversia o per eventuali verifiche, si può richiedere un controllo alla Motorizzazione Civile all’interno dell’archivio.
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