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Auto storiche e auto d’epoca: cosa c’è da sapere? Caratteristiche, normativa e agevolazioni

Auto storiche e auto d'epoca: cosa c'è da sapere? Caratteristiche, normativa e agevolazioni - Agenzia Autoteam

Negli ultimi anni la passione per il vintage ha influenzato anche il mondo dell’automobilismo; è cresciuto l’interesse verso modelli del passato e oggi sono molti gli amatori e collezionisti che custodiscono nei propri garage auto storiche.

Se sei il fortunato proprietario di un veicolo storico o se ne stai valutando l’acquisto, questa mini-guida potrebbe tornarti utile.

Veicoli d’interesse storico e veicoli d’epoca: facciamo chiarezza

Quando un’auto può definirsi d’epoca e quando è considerata storica?
Se la distinzione non è rilevante dal punto di vista delle agevolazioni fiscali, che per la maggior parte interessano indifferentemente entrambe le categorie, lo è invece ai fini delle norme che regolano la circolazione.

Le auto storiche si dividono per legge in due tipologie: veicoli d’epoca e veicoli d’interesse storico e collezionistico.

In base all’articolo 60 del Codice della Strada, si definiscono veicoli d’epoca le vetture e i motoveicoli cancellati dal P.R.A. e destinati alla conservazione in musei o locali pubblici e privati, al fine di salvaguardarne le caratteristiche originali della casa costruttrice. Le auto d’epoca possono transitare su pubblica strada unicamente in occasione di manifestazioni o raduni autorizzati, esponendo targa provvisoria e una speciale autorizzazione rilasciata dalla Motorizzazione.

Per auto storiche si intendono invece i mezzi motorizzati d’interesse collezionistico ancora funzionanti, che risultano iscritti ai registri dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano) o di analogo ente riconosciuto. Le vetture di interesse storico possono circolare su strada senza limitazioni, salvo il rispetto delle norme in materia di emissioni, l’integrità meccanica e la corretta manutenzione.

Altra fondamentale distinzione riguarda l’età del veicolo. Affinché si possa parlare di auto d’epoca, questa deve essere stata prodotta almeno 30 anni prima della sua iscrizione nel Registro ASI. Si definiscono invece storiche le vetture costruite da oltre 20 anni. Entrambe le categorie prevedono inoltre che il mezzo non sia utilizzato in ambito professionale, ovvero nell’esercizio di attività d’impresa, arti o professioni.

L’età non è comunque condizione sufficiente perché un veicolo venga considerato di valore storico. Vi sono numerosi altri parametri di riferimento, tra cui lo stato di conservazione, il modello, il numero di esemplari in circolazione e l’importanza sociale, estetica o tecnologica del mezzo.

ASI e CrS

Come posso capire se la mia auto può ottenere l’attestazione di veicolo storico?
Se l’auto rispetta i parametri elencati sopra, puoi richiedere il certificato di rilevanza storica (CrS), l’attestato ufficiale che documenta la storicità e il valore della vettura e contiene una serie di informazioni tecniche sul veicolo.

Il CrS non è un documento obbligatorio, ma rappresenta un indubbio vantaggio per accedere alle agevolazioni fiscali previste per questa specifica categoria di mezzi.

Il documento è rilasciato dall’ASI (Automotoclub Storico Italiano) o da un altro ente federato: Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.
Possono ottenerlo solo le vetture che abbiano compiuto 20 anni di età dalla data di immatricolazione o costruzione e che pertanto risultino radiate dal PRA.

Tutti i vantaggi per le auto storiche

Veniamo finalmente ai vantaggi e alle agevolazioni previste per i possesori di veicoli storici.

Le auto storiche godono di agevolazioni in merito al pagamento del bollo. A partire dall’entrata in vigore della Legge 190 del 2015, è stata disposta una riduzione dell’imposta per gli autoveicoli di età compresa tra i 20 e i 29 anni. A causa della discrezionalità delle Regioni nell’applicazione della norma, l’importo varia da regione a regione, con una conseguente disparità fiscale nelle varie aree del Paese. Diversa invece la situazione per le auto ultratrentennali, che godono dell’esenzione totale, ma sono tenute al pagamento di una modesta tassa di circolazione.

Buone notizie, quindi, se stai pensando all’acquisto, anche perché l’imposta provinciale di trascrizione (IPT), ovvero quella legata al passaggio di proprietà, è in misura ridotta per le auto storiche con almeno 30 anni.

Infine i vantaggi assicurativi per le auto d’interesse storico e collezionistico. Il premio fisso gode di una tariffa agevolata e prevede inoltre l’esclusione della formula Bonus/Malus, con la conseguente garanzia di non dover subire rincari in caso di incidente. Discorso differente per i mezzi d’epoca, che – come abbiamo visto – non circolano su strada se non in circostanze eccezionali: per loro sono quindi previste polizze specifiche.

Autoteam è al tuo fianco

Concludiamo con una nota importante, ma spesso trascurata quando si parla di vetture storiche. L’iscrizione all’ASI non ha solo l’indubbio vantaggio di garantire al proprietario un risparmio sui costi di gestione del proprio mezzo. In quanto attestato della sua importanza storica e culturale, contribuisce ad accrescerne la quotazione di mercato, e dunque il potenziale guadagno in caso di vendita.

Hai un’auto storica e vuoi ricevere una consulenza professionale per scoprire a quali agevolazioni fiscali e assicurative hai diritto?

Vieni a trovarci in una sede Autoteam: ci occuperemo per te di tutte le pratiche e le verifiche necessarie per ottenere il certificato di rilevanza storica e godere di benefici dedicati.